giovedì 8 maggio 2008

LIGURIA TERRA DI TURISMO: E LE LINGUE?

La Costa Crociere porta a Savona turisti composti per il 50% da italiani, 25% da francesi, 20% da tedeschi ma anche spagnoli, inglesi, americani e cinesi. Che l'italiano lo sappiano tutti (chi meglio chi peggio) è un dato di fatto, e fin qui si soddisfano le esigenze del 50% dei croceristi. Ma gli altri? Si parla sempre di rivalorizzare il turismo in Liguria puntando sul turista straniero, che storicamente ha scelto la "italian riviera" come meta delle proprie vacanze estive ma come possiamo accogliere e interagire con questi turisti stranieri se quasi nessuno conosce le lingue straniere? Quanti sono i negozianti che non sanno neppure parlare l'inglese? Per non parlare del tedesco...o del cinese... E come ci può rimanere un inglese se va in un ristorante, magari elogiato nelle guide turistiche, e si ritrova a dover comprendere nomi e ingredienti scritti solo in italiano? Potrebbe chiedere spiegazioni, ovvero traduzioni, ai camerieri o al ristoratore, ma molto probabilmente non saprebbero cosa dire...Questa situazione non è solo un'ipotesi, anzi è un fatto di ordinaria amministrazione alla quale ci è capitato di assistere in un noto e storico ristorante della riviera. Come è andata? Noi ci siamo improvvisate traduttrici...Pensate alla bella figura che ci ha fatto il ristoratore! Questo per spiegare come non si possano puntare le proprie risorse sugli stranieri quando ad essi non si è in grado di offrire un'adeguato e dovuto trattamento. Non è necessario conoscere tante lingue, basterebbe l'inglese che ormai è diventata una lingua universale.
Inoltre, quanto costerebbe integrare i vari messaggi presenti su cartelli, vetrine, menù e quant'altro con una traduzione in inglese? Sarebbe utilissimo visto che normalmente anche i turisti stranieri non inglesi conoscono meglio di noi la lingua rappresentativa del turismo globale: l'inglese!

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